Filosofia integrale come framework per una vita spirituale
- Pierluigi Casolari
- 25 mag 2024
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 12 lug 2024
E' più che lecito chiedersi che cosa vuol dire vivere una vita spirituale. Vuol dire stare perennemente in uno stato di beatitudine, pensando che tutti siamo anime belle? Vuol dire rinunciare al proprio lavoro tradizionale e diventare un counselor spirituale? Vuol dire trasferirsi e andare via dalla perfida Milano per vivere a contatto con la natura a Fuerteventura?
Non è una questione banale. Sebbene sia abbastanza chiaro che cosa voglia dire fare pratiche spirituali, cioè meditare, pregare e contemplare, non è per nulla chiaro cosa vuol dire incarnare una vita spirituale nella quotidianità. Su questo punto credo anzi che vi sia una gran confusione e talvolta ipocrisia.
Dal mio punto di vista vivere una vita spirituale non è innanzitutto parlare con una voce soave, al rallentatore, avere un sorriso stampato e fare il counselor spirituale. O meglio magari ci vengono normali tutte queste cose, ma sono la facciata di una vita spirituale, non la sua essenza.
Nella tradizione buddhista ci sono due percorsi di vita spirituale. Il primo è quello dell'illuminazione ascetica, ovvero l'illuminazione del saggio che raggiunge il Nirvana e a quel punto si isola dal mondo vivendo il più possibile all'interno di questa dimensione individuale di beatitudine e intima fusione con il divino. La seconda strada è quella del Bodhisattva, cioè l'illuminato che nel suo percorso di evoluzione spirituale raggiunge il Nirvana ma torna nel mondo per aiutare gli altri.
L'illuminazione dunque - nei diversi gradi che può essere raggiunta - ha dunque almeno due vie. Una vita intima e individuale di fusione con il divino in noi e e una vita nel mondo, altruistica volta a cambiare - in meglio - la vita delle altre persone, per far risuonare il divino in loro.
Suona ancora un po' generico? Ken Wilber ci ha fornito un framework di riferimento che potrebbe aiutarci a capire meglio questa polarità della crescita spirituale. Il framework si chiama AQAL e ci offre una rappresentazione della realtà divisa in quadranti e stadi di crescita. I quadranti rappresentano i 4 elementi di ogni realtà - che declinati a livello della nostra vita sono:
l'ambito individuale
l'ambito interpersonale
l'ambito corporeo
l'ambito della società

Il primo elemento è quello che riguarda la nostra vita soggettivo: gli stati soggettivi, di coscienza, i pensieri e i sentimenti che proviamo
Il secondo elemento è quello interpersonale e culturale e riguarda il tipo di valori, esperienze e cultura che condividiamo all'interno della famiglia, della nostra cerchia di amicizie, della nostra comunità
Il terzo elemento è quel del nostro corpo - che rappresenta la base fisica di noi stessi - ed ha a che fare dunque con la dimensione fisica del nostro vivere: l'alimentazione, l'esercizio fisico, l'organizzazione della nostra giornata, il ciclo veglia sonno.
Il quarto elemento riguarda la struttura sociale e organizzativa nella quale viviamo e include le regole della nostra nazione, della nostra città, ma anche l'organizzazione dell'azienda in cui lavoriamo etc, etc.
Oltre i quadranti ci sono anche stadi e linee di sviluppo, che si manifestano proprio all'interno di ciascun quadrante e che riflettono stadi evolutivi della nostra coscienza e della nostra visione del mondo.
Questi stadi si evolvono sia a livello individuale che a livello collettivo. E sono come gradini lungo i quali camminiamo evolvendo come esseri umani e umanità. Gli stadi di evoluzione della coscienza all'inizio sono primitivi ed egocentrici, si pensi al bambino che è totalmente identificato con i suoi bisogni primari; man mano che ci evolviamo, gli stadi della coscienza diventano più integrati, decentrati dai propri bisogni, altruistici. Si pensi ad una madre che mette al primo posto il bene del figlio rispetto al proprio.
Nella filosofia integrale di Ken Wilber gli stadi evolutivi della coscienza vengono identificati con i colori. Oggi i più diffusi sono lo stadio blu, lo stadio arancione, quello verde e quello giallo o integrale.
Lo stadio blu è caratterizzato dall'identificarsi con regole rigide, con i valori della tradizione, con la fede nelle religioni tradizionali e il bisogno di ordine sociale.
Lo stadio arancione è caratterizzato dal primato dell'intelletto, dal bisogno di raggiungere obiettivi individuali e dal concetto di meritocrazia per il proprio impegno.
Lo stadio verde è caratterizzato dal bisogno di armonia, equità e giustizia sociale per ridurre l'individualismo e la competizione dei precedenti stadi.
Lo stadio integrale è caratterizzato dal desiderio di integrare e comprendere tutti i livelli precedenti al fine di migliorare la vita delle persone, tra cui la propria, senza però creare i conflitti che normalmente assistiamo nella società.
Gli stadi evolvendo includono sempre più elementi di altruismo, compassione, apertura verso gli altri e apertura verso la trascendenza come ho spiegato in questo post sugli stadi della spirale dinamica
Se noi integriamo i quadranti con gli stadi abbiamo un framework che ci permette di tracciare una sorta di percorso di evoluzione spirituale che passa attraverso tutti gli ambiti del nostro vivere.
Nel quadrante individuale passiamo da una visione del mondo individualista ad una sempre più cosmopolita e decentralizzato che ci permette di progressivamente parte del Tutto.
Nel quadrante interpersonale passiamo da una modalità relazionale dove cerchiamo di imporre i nostri bisogni agli altri, ad una in cui cerchiamo di costruire una dimensione del NOI focalizzata sul bene e i valori di tutti
Nel quadrante del corpo passiamo da una modalità di vita centrata sui bisogni primari ad una invece caratterizzata dall'esprimere attraverso il corpo forme di intelligenza e di saggezza profonda, per esempio attraverso lo Yoga e il Tai Chi.
Nel quadrante della società, passiamo da società chiuse, rigide e piene di pregiudizi a modelli di società e organizzazione sempre più decentralizzati, votati al bene di tutti e alla comprensione di tutti i punti di vista.
Il framework AQAL ci permette di capire che cosa vuol dire vivere una vita spirituale nella pienezza del mondo. Dal punto di vista di Ken Wilber una vita spirituale è una vita integrale, che evolve in tutti i campi e quadranti e lunghi tutti gli stadi di sviluppo, arrivando agli stadi integrali che cominciano con il giallo ed evolvono verso ulteriori dimensioni, ancora.
Vivere una vita integrale significa crescere in tutti i quadranti e non soltanto in uno di essi. Si pensi per esempio a maestri spirituali come Osho. Non possiamo mettere in dubbio che Osho fosse illuminato nel prima quadrante, ma di certo non lo era nell'insieme degli ambiti di realtà, alla luce degli scandali che lo hanno caratterizzato. Era illuminato nel primo quadrante, ma primitivo negli altri. Si pensi invece ad un grande filosofo come Heidegger in grado di avere una visione dell'uomo straordinariamente profonda, che aderisce al nazismo, ne trae vantaggi, licenzia e caccia dall'Università i suoi maestri ebrei. Dove inseriremo una persona di questo tipo nella mappa della spiritualità integrale di Wilber? Integrale nella visione del mondo, primordiale nelle relazioni. Vi torna?
La potenza del framework AQAL è quella di aiutarci a sviluppare una vita spirituale-integrale nel mondo e nella nostra quotidianità, integrando le due vie del buddhismo che prevede sia la componente intimistica che quella votata all'azione nel mondo.
Ken Wilber ha sviluppato nel libro: Integral Life Practice, il tema di come sviluppare spiritualità nei quattro quadranti.
Quadrante 1 - individuale: meditazione, contemplazione della natura, contemplazione dello spirito, letture di filosofia, fruizione di arte in tutte le sue forme
Quadrante 2 - interpersonale: lavoro sull'ombra, psicoterapia, letture di psicologia, allenamento quotidiano a costruire relazioni di qualità, partecipare a gruppi e comunità di sviluppo e crescita personale, pratiche di saggezza dialogica e interpersonale: circling, insight dialogue, etc
Quadrante 3 - corpo: alimentazione sana, ridurre cibi processati, sport e movimento regolare, rispetto dei cicli circadiani, yoga, tai chi, camminare almeno 30 min al giorno, esercizi anaerobici, attività fisica consapevole, mindful eating, camminare nei boschi.
Quadrante 4 - organizzazione e società: letture di sociologia e filosofia politica, impegno sociale, volontariato, dare il proprio contributo attivo nella propria organizzazione e-o comunità, sviluppare attitudine a migliorare il punto di vista altrui e non a contrastarlo.
E tu come ti svilupperesti nei vari quadranti?



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