La trasformazione personale è scolpire sé stessi
- Pierluigi Casolari
- 28 giu 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 9 lug 2024
Tra tutte le arti figurative, agli antichi piaceva la scultura. A differenza della pittura che è basata sull'aggiungere, la scultura è un "levare". La forma è già presente dentro il marmo, diceva Michelangelo.
Oggi che siamo bulimici di crescita personale, potremmo essere tentati di pensare che la crescita personale è basata sull'aggiungere: aggiungere strati, aggiungere corsi, aggiungere competenze, aggiungere tecniche.

Il punto però è che pensare che aggiungendo si cresca e ci si trasformi è un paradigma, un dogma. La maggior parte delle tradizioni spirituali ci invitano invece a togliere, a limare, a scegliere, a rinunciare.
Gesù invitava i suoi discepoli a liberarsi di ciò che possedevano, anche delle loro famiglie per essere pronti al regno dei cieli
Il buddismo ci chiede di ridurre i nostri desideri e la nostra brama, per concentrarsi sull'essenziale. Oggi Zen - che è una delle grandi correnti del Buddhismo - è sinonimo infatti di un approccio minimalista, per cui si va all'essenziale.
Platone ci invitava a ricordarci di ciò che è già dentro di noi, per scoprire il divino in noi.
Nella tradizione Vedica, il ricongiungimento con l'Assoluto non è altro che il "ricordarsi la propria natura"
Tutte le tradizioni di crescita spirituale ci invitano a togliere, rimuovere, eliminare. Tuttavia anche nel quadro di una crescita personale laica, intesa come ricerca della saggezza, è - appunto - più saggio - concentrarsi sul ridurre, limare ed eliminare.
Ad esempio potremmo focalizzarci su ciò che è veramente importante, che è sotto il nostro controllo ( e non su quello che dipende da altri). Potremmo definire la sfera delle priorità su cui dedicare il nostro tempo. Potremmo dedicarci alle persone con cui stiamo bene (invece che a quelle con cui non stiamo bene). Sfoltendo tutto il resto.
Scolpire sé stessi è dunque un processo di rimozione del superfluo per arrivare alla propria essenza. Crescere è ripartire dal proprio sé più autentico.
Oggi uno dei grandi temi è quello dell'autorealizzazione sul lavoro, in famiglia, nella vita, a livello spirituale. L'autorealizzazione è impossibile senza una connessione forte con il proprio sé più autentico, e d'altra parte questa connessione è molto difficile se siamo pieni di interferenze, di voci dissonanti, di condizionamenti.



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