La rivoluzione della teoria polivagale per la crescita personale
- Pierluigi Casolari
- 30 lug 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Il sistema nervoso ha due rami principali, il sistema simpatico e il sistema parasimpatico. Il sistema simpatico presiede ai momenti di attivazione e predispone l'individuo allo stato di allerta e "combatti-fuggi". Il sistema parasimpatico è invece il sistema che presiede al riposo e alla rigenerazione.
Per decenni questa è stata la teoria dominante accettata dalla biologia. Nel 2014 tuttavia il neurofisiologo Stephen Porges ha proposto una teoria - la teoria polivagale - che rivoluziona la rappresentazione del sistema neurovegetativo. Secondo Porges, il sistema vagale, cioè il ramo parasimpatico del sistema nervoso, include due ramificazioni completamente separate, che danno origine a due sistemi parasimpatici.

Le due branche del parasimpatico fanno riferimento a strutture anatomiche che, secondo lo studioso, si sono sviluppate in periodi evolutivi differenti. Il primo ramo del parasimpatico è il dorso vagale, una struttura nervosa che secondo Porges si è sviluppata filogeneticamente negli animali più antichi come i rettili. Questa struttura, dal punto di vista biologico, predispone all'immobilizzazione: una reazione che possiamo ritrovare in molti animali, che in determinate situazioni di pericolo di vita, si immobilizzano e in questo modo in tanti casi riescono a salvarsi, nascondersi ed evitare la morte. E poi dall'altro lato, esiste il ramo ventrovagale del parasimpatico, che invece si è evoluto anatomicamente milioni di anni dopo ed è comparso in natura grazie a specie più evolute come i mammiferi. Questo ramo del parasimpatico predispone a comportamenti di recupero dell'energia e rigenerazione, come il sonno, il riposo, le relazioni sociali.
Al parasimpatico dunque corrispondono biologicamente dunque due modelli di comportamento. Il primo è l'immobilizzazione e il secondo è la rigenerazione.
Secondo Porges, nel corso dell'evoluzione le due strutture del parasimpatico e il simpatico si sono evolute e adattate alla specifica natura dell'essere umano divenendo dei modulatori di differenti modelli di comportamento. Il ramo dorsale del vago si associa a stati depressivi, di blocco emotivo, incapacità di reagire. L'attivazione del simpatico si associa invece alla reazione combatti e fuggi a seconda che il pericolo venga percepito come affrontabile o non affrontabile. L'attivazione ventrovagale si associa invece alla costruzione di relazioni sociali e a un senso di benessere, non reattivo e privo di stress.
La teoria polivagale a differenza della precedente è in grado di rendere conto della moltitudine di situazioni in cui ci troviamo come esseri umani a livello sociale e mentale. Ma la parte ancora più interessante è stata la scoperta di Porges e altri studiosi che l'attivazione della parte ventrale del parasimpatico è in grado di generare uno stato di benessere e apertura all'altro che predispone all'empatia, alla collaborazione e alla costruzione di relazioni sociali.
Questa teoria è stata presa a prestito da studiosi, coach e psicologi per fare reverse engineering dello stato di benessere psicofisico e dell'apertura empatica dell'individuo verso gli altri. In pratica, dopo avere preso atto che attivando il ventrovagale le persone diventano aperte agli altri, cooperative, empatiche, sereni e felici, viene naturale chiedersi: come fare ad attivare questo ramo del parasimpatico?
In un certo senso è una sorta di hacking del benessere. Invece di passare dalla psicologia, ci si può arrivare anche dalla fisiologia: se riesco ad attivare il ventrovagale allora riesco a indurre stato di benessere, apertura sociale ed empatia. E probabilmente a trasformare la vita di milioni di persone che ora soffrono di una miriade di problemi.
Dagli studi seguenti è emerso che tante pratiche che oggi vengono utilizzate per calmarsi, centrarsi, riconnettersi come la meditazione, lo yoga, la respirazione consapevole, il breath work, l'immersione nella natura, il taichi, l'autocompassione, certi tipi di musica, le relazioni appaganti agiscono proprio attivando il ramo rigenerante del parasimpatico.
Questa scoperta ha fornito ulteriori prove della sostanziale convergenza tra gli strumenti spirituali della tradizione e le scoperte scientifiche più recenti. Ma ha aperto ulteriori campi di lavoro, in quanto potrebbe essere possibile attivare il sistema parasimpatico anche attraverso esercizi e stimolazioni specifiche che bypassano le pratiche spirituali stesse.



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