Evoluzione culturale e spirituale dell'imprenditorialità
- Pierluigi Casolari
- 8 apr 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Un modello interessante di sviluppo spirituale è quello che prevede il passaggio dall'economia degli shareholder a quello degli stakeholder. E' un modello interessante che spiega che mentre prima l'obiettivo di impresa era quello generare profitto per i proprietari azionisti, ora sempre di più è quello di generare profitto per i proprietari azionisti e generare valore o comunque tenere presenti i bisogni di chi ha specifici interessi rispetto all'organizzazione economia.
Un modello ancora più interessante è quello che definisce un'evoluzione del fare impresa incentrato sulla visione imprenditoriale. Il livello base è quello che possiamo definire come modello Oppenheimer. Il modello Oppenheimer è quello dell'imprenditore che con studio, intelligenza, capacità, genio utilizza qualunque tecnologia a sua disposizione pensando che lo sfruttamento della tecnologia vada sempre bene e e generi comunque un vantaggio netto per la società. E' l'idea della neutralità della tecnologia, del principio che determinazione e innovazione sono sinonimi di progresso, che il successo imprenditoriale sia in se' positivo. E' il mito della Silicon Valley, quello per cui, il genio con competenze tecnologiche crea qualcosa che ha un impatto enorme sulla società. sostenuto da enormi capitali questo modello influenza milioni di persone, genera posti di lavoro. Facebook, Google e compagnia bella sono state create con questo afflato imprenditoriale. I founder pensavano di migliorare qualche processo- la ricerca di amici, la ricerca di conoscenza, la diffusione di contenuti - e perseverando su questa strada hanno cambiato il mondo. Come l'hanno cambiato? Bella domanda, e qui arriviamo al secondo livello evolutivo. Quello degli imprenditori della stakeholder economy, per questi imprenditori, bisogna stare attenti al modo in cui si realizzano i grandi cambiamenti. Ecco allora che le nuove grandi startup creano nuovi modelli lavorativi, mettono al primo post il welfare aziendale, il benessere dei dipendenti. Poi arriviamo arriviamo - ci stiamo arrivando al terzo livello - che è quello di una nuova generazione di imprenditori che operano ad un livello ancora più rilevante. Da un lato fanno impresa per generare profitto per i proprietari, ma spesso i sistemi includono almeno parzialmente qualche forma di decentralizzazione della proprietà, per cui i profitti sono tendenzialmente condivisi. Ovviamente includono nel proprio operato la logica degli stakeholder, ragion per cui fanno propri gli strumenti di welfare, smartworking, valorizzazione del personale, leadership morbida e condivisa. Ma oltra a questo operano ad un livello molto più profondo di obiettivi sociali. IL modello di pensiero sistemico e olistico li porta a pensare in termini globali e locali allo stesso tempo e grazie a questo framework riescono d avere una visione win win non solo di facciata e marketing come oggi, ma complessiva e totale



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