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La crescita personale come trascendenza e integrazione

Aggiornamento: 4 ago 2024

Ci sono due modelli di sviluppo personale. Il primo è la crescita verticale, che rappresenta un modello di sviluppo in cui si raggiungono livelli di coscienza e personalità più elevati rispetto al punto di partenza. Il termine "superiori" può essere piuttosto ambiguo, quindi potrebbe essere necessario chiarirlo. Nella crescita verticale, un individuo sperimenta una trasformazione che gli consente di percepire il mondo con nuovi strumenti, vedendo così un mondo sostanzialmente diverso da quello precedente.


Prendendo spunto dal modello della spirale dinamica, il passaggio dal livello blu al livello arancione rappresenta una trasformazione della visione del mondo della persona. Con il passaggio all'arancione, Il legame con il gruppo si attenua e comincio a vedermi come parte di un mondo globale, una prospettiva che prima mi era nascosta. Successivamente, avanzando al livello verde, mi accorgo delle persistenti forme di esclusione sociale sul palcoscenico globale e nasce in me la preoccupazione di vederle ridotte. Non che prima non le notassi, ma non erano al centro della mia attenzione, poiché altre priorità prevalevano.


In sostanza, alla crescita verticale corrispondono cambiamenti nella coscienza, nella visione del mondo e nei modelli cognitivi. Questo modello di sviluppo è una forma di trascendenza, la crescita consiste infatti nell'andare oltre lo stadio precedente.


Esiste tuttavia un altro modello di sviluppo che si basa invece sull'integrazione e sull'accoglienza. La vivo nel momento in cui integro nel mio agire e nel mio essere caratteristiche che prima ignoravo o sopprimevo, ma che erano comunque presenti. Prendendo spunto dal modello junghiano, la crescita orizzontale avviene quando accetto le mie ombre, le riconosco e le faccio mie. Potrei, per esempio, accettare che possiedo la qualità della leadership che rifiuto perché la percepisco come autoritaria, e quindi nego quella parte di me. Riconoscendo questa parte di me, inizio a integrare la mia capacità di leadership e a sviluppare parti di me che prima erano nascoste. Un altro esempio notevole di crescita orizzontale è l'inclusione dei tratti femminili e maschili in ciascuno di noi. Le qualità maschili includono chiarezza, discernimento, autodisciplina, autocontrollo, mentre quelle femminili comprendono sentimento, compassione, accoglienza, esperienza.



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Quando in una persona, che sia un uomo o una donna, prevale l'aspetto maschile, spesso emergono la razionalità, l'autodisciplina e l'autocontrollo. Questo può portare a una forma di abnegazione autodistruttiva e ossessiva. Se invece l'aspetto femminile non è equilibrato, si può cadere in un'autoindulgenza e sentimentalismo senza guida. Bilanciando queste due componenti, si impara a valorizzare la propria parte compassionevole e indulgente, mantenendo al contempo la capacità di perseverare verso i propri obiettivi. Integrando maschile e femminile, amplio le mie potenzialità senza tuttavia trascendere il mio livello cognitivo e di coscienza.


Un cammino di crescita personale implica sempre un superamento e un'inclusione, come suggerirebbe il filosofo Ken Wilber. La crescita verticale, guidata dalla saggezza maschile, e quella orizzontale, guidata dalla compassione femminile, si completano a vicenda. La crescita verticale è motivata dal desiderio di superare se stessi, la cui ombra è la non accettazione, mentre la crescita orizzontale nasce dal bisogno di accettarsi, permettendo l'integrazione delle proprie ombre e limitazioni.

 
 
 

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