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Crescere, Trasformarsi, Purificarsi. Parte 1

Il filosofo Ken Wilber in questo interessante video spiega che la crescita di una persona non è incentrata su un unica area di sviluppo, quanto piuttosto su almeno 3 macro aree. La prima macro area è quella della crescita vera e propria, che Wilber intende in senso verticale e chiama "growing up". Growing up è la sviluppo della coscienza nel suo rapporto nel mondo che si evidenzia principalmente nella linea morale, interpersonale e cognitivo - ciascuna di queste linee rappresenta a sua volta una potenziale area di sviluppo parallelo. Gli stati di sviluppo della coscienza potremmo immaginarli come le "visioni del mondo", ovvero il sistema di valori, convinzioni, atteggiamenti che abbiamo verso noi stessi, gli altri e il mondo esterno. Il percorso di growing up segue un modello a spirale, che molto psicologi evolutivi hanno validato attraverso una miriade di studi empirici. Da Piaget a Maslow, la psicologia evolutiva ha mostrato chiaramente che lo sviluppo psicologico - cognitivo, morale, interpersonale e dell'io - passa attraverso vari stadi, caratterizzati da un sempre minore egocentrismo e da una progressiva capacità di decentralizzazione. Tanto per fare un esempio: il bambino piccolo vede il mondo in termini dei suoi bisogni, poi crescendo inizia a identificarsi anche con i bisogni del suo gruppo, crescendo ulteriormente si connette a regole e valori di tutta l'umanità, decentralizzandosi progressivamente.

Il processo di growing up secondo Wilber passa attraverso una serie di stadi che vengono solitamente rappresentati con colori e che sono descritti adegutamente nella teoria della dynamics spiral. I più frequentemente raggiunti nello stadio adulto sono: blu, arancione, verde, giallo. Seguono il turchese e il corallo.

Nello stadio blu la visione del mondo è prevalentemente locale, etnocentrica. Il soggetto in questo stadio si identifica con il proprio gruppo, paese, nazione - ciascuno di essi a seconda delle nazioni. La morale è per lo più determinata da valori tradizionali, legati alla propria cultura o religione. Ad un certo punto le persone tendono a liberarsi di questo stadio, sviluppando una visione del mondo più cosmopolita e individualista. Da un lato i valori di riferimento diventano quelli del mondo intero, con il suo sistema di regole generali e questo amplia enormemente la visione del mondo del soggetto nello stadio arancione, dall'alto si accentua la dimensione individualista, ovvero il bisogno di trovare una propria strada all'interno di un mondo complesso. Questa strada viene trovata facendo leva sulle capacità intellettuali e cognitive, sull'uso della ragione e del pensiero. Ragione e pensiero che vengono anche usati per contestare, demolire i valori tradizionali. L'individuo in questa fase da un lato è attratto dai valori del mondo in quanto tale - non più quelli legati alla sua dimensione locale e culturale di origine, dall'altro dal raggiungimento dei suoi personali obiettivi. Con la maturità e/o causa di insoddisfazione per questa dimensione individualista, competitiva e centrata su obiettivi concreti, molte persone sviluppano nel corso del tempo un ulteriore visione del mondo, che recupera il senso collettivo della fase blu, ma in modo più aperto e meno moralistico. E' l'inizio dello stadio verde in cui il soggetto individualista inizia a sviluppare maggiore sensibilità verso gli altri. Se l'arancione è lo stadio dell'intelletto e del raggiungimento degli obiettivi, la fase verde è lo sviluppo della sensibilità e del sentimento di gentilezza verso gli altri. L'interesse per il mondo e le sue regole, nonchè l'accettazione di queste regole - come il libero mercato, la libera sessualità, la carriera, il successo, il denaro - iniziano a prendere una piega più morbida e una maggiore interesse per gli altri, soprattutto per le fasce di popolazione deboli, le minoranze. Nello stadio verde si manifesta anche un forte astio verso l'arancione disinibito, votato al successo, all'individualismo e alla competizione. Ma si manifesta intolleranza anche verso le persone dello stadio blu che con il loro moralismo ed etnocentrismo sono intolleranti verso le minoranze, che invece diventano il perno per il mondo verde di una nuova economia, politica, ideologia. Oggi siamo in un contesto, soprattutto nei paesi europei, dove arancioni e verdi rappresentano la maggior parte della popolazione nei posti di comando e di potere. Ovviamente non mancano gruppi di potere decisionali e partiti guidati dal meme blu, soprattutto nei contesti tradizionali e conservatori. Facendo una grossolana semplificazione potremmo dire che mentre le ideologie progressiste e di sinistra tendono all'arancione-verde, quelle conservatrice e tradizionali virano al blu-arancione. Ovviamente questa è una rappresentazione semplificata in quanto come abbiamo premesso, all'interno di ogni meme o stadio di sviluppo esistono differenti linee, per cui una persona o per estensione un gruppo può operare a livello arancione dal punto di vista cognitivo e blu dal punto di vista morale. Ad esempio un politico di destra che sa muoversi abilmente a livello professionale, è chiaramente arancione in termnini cognitivi, forse anche superiore. E allo stesso tempo si riconosce in valori tradizionali dal punto di vista morale e religioso, per esempio in quanto credente e praticante cattolico.


Dopo il meme verde, c'è quella Ken Wilber definisce una trasformazione quantica e si entra in un secondo ordine di livelli, quelli che il filosofo definisce 2nd tier. I livelli del secondo livello partono con il giallo, che recupera dall'arancione la propensione all'individualismo e all'autoaffermazione ma allo stesso tempo con un forte spirito di empatia, compassione e correttezza tipico dei verdi. Ma soprattutto il meme giallo è caratterizzato da pensiero sistemico, integrato e complesso. il meme giallo tende per definizione pensare in termini di complessità e di gestione di complessità, si muove in modo interdisciplinare, coglie collegamenti tra discipline differenti, umanistiche e scientifiche, pratiche e teoriche e cerca soluzioni scalabili ai problemi. Con il 2nd tier accade però una rivoluzione più grande, perché gli individui a questo stadio tendono a essere consapevoli dei meccanismi e dei livelli delle altre persone. Questo accade perché dentro di loro interano i differenti livelli in modo consapevole e dunque riescono a intercettare meglio i vari meme che operano a livello di gruppi e singoli individui. Questo li rende dei leader naturali, in grado di muoversi agevolmente tra soft e hard skills. La differenza fondamentale rispetto agli arancioni, è che l'individualismo non è mai fine a sé stesso. Pensare in termini di sistema per i gialli è prima di tutto una questione valoriale. E' il sistema a vincere non l'individuo a sé stante, dunque si cerca il successo per sé e per gli altri. Si cercano soluzioni di valore per sé e per il sistema intero.

Dopo il giallo, si arriva al turchese dove il pensiero sistemico si rafforza ulteriormente in un senso di unità e interdipendenza delle cose. Questo tema acquisisce una forza metafisica che nel giallo non è presente. L'interdipendenza delle cose, delle persone, dell'io con il mondo viene percepito a livello esperienziale, etico e morale. Nel meme turchese spiritualità e scienza tendono a unificarsi in un pensiero olistico. A differenza del giallo, il meme verde propende per un atteggiamento più contemplativo che imprenditoriale, più collettivo che individualistico, più di advocacy che leadership. Oltre al turchese, ci sono altri livelli di sviluppo dove spiritualità e conoscenza si fondono completamente . Si tratta tuttavia segnala Wilber e gli altri teorici della spiral dynamics di profili talmente rari per i quali è difficile definire delle caratteristiche stabili e definitive.


Ci sono molti elementi interessanti in questo modello di crescita. Il primo è che la crescita è progressiva. Gli stadi presentano una progressione. Il fattore che permette di misurare e accertare la progressione in avanti è la spinta verso una sempre maggiore capacità di pensiero inclusivo, cosmopolita, olistico. Gli stadi iniziali - che nemmeno ho nominato nel post e che riguardano, oggi in particolare, soprattutto stadi di sviluppo della personalità nel corso dell'infanzia e preadolescenza - sono caratterizzati da un certo egoismo, prima inteso come fusione con la mamma poi come rappresentazione del mondo in termini soltanto dei propri bisogni. Nel momento in cui l'individuo approda allo stadio blu, l'egoismo lascia il posto ad un pensiero di gruppo - che porta l'individuo a identificarsi con il gruppo, la tribù, il paese, la nazione. Questo da un lato spinge ad una prima fondamentale decentralizzazione, ma determina anche la struttura noi contro gli altri. Dicotomia che ancora oggi genera guerre e conflitti. Con l'arancione questa dinamica si attenua, gli individui sono propensi a rompere gli schemi della tribù di appartenenza e di aprirsi al mondo nella sua interessa. Ma si tratta tuttavia di un'apertura per lo più concettuale e opportunistica. il mondo diventa uno spazio di apertura nel quale affermarsi, non a discapito degli altri, ma grazie al merito all'impegno e alla capacità. Con l'arancione l'interesse si apre dal gruppo al mondo, ma è un interesse formale, opportunistico. L'individualismo si attenua con il meme verde, dove l'individuo si scopre compassionevole e interessato a occuparsi dei problemi del mondo, delle minoranze, dell'ambiente. E' il meme sensibile per antonomasia. Con il pensiero verde la visione del mondo diviene quindi ancora più inclusiva e compassionevole, ma non in grado di comprendere i meccanismi sottostanti. Per cui vengono percepiti come amici le minoranze varie - di genere, di preferenze sessuali, di culture lontane - e come nemici le persone che appartengono a stadi di sviluppo differenti. Con i gialli l'integrazione e la necessità di rispondere con efficacia a problemi sociali e scientifici spinge gli individui ad un maggiore livello di inclusività di pensiero e di integrazione disciplinare. Nel turchese questo addirittura diventa sinonimo di interdipendenza e di unità di tutte le cose.


Un secondo punto interessante di questo modello di pensiero è il fatto che la crescita non è intesa come progressione verso il successo e-o come realizzazione dei propri sogni, ma come sviluppo verticale dagli stadi più egoriferiti a quelli più olistici. E' vero che all'interno di ogni stadio, soprattutto a partire dall'orange si potrebbero definire differenti strategie di successo. E questo potrebbe essere interessante per un coach.

Ad esempio una volta mappato il meme di riferimento di un individuo potremmo scopre per esempio che una strategia di successo e crescita orizzontale per un meme arancione, potrebbe essere quella di migliorare la propria carriera in termini di maggiore autonomia, maggiore responsabilità su determinati progetti, possibilità di operare in un contesto dinamico, anche competitivo, che premia il merito e l'acquisizione di competenze. Ad un certo punto questo potrebbe portare ad un burn out che potrebbe essere attenuato dal senso di lavorare per un qualche motivo un po' più grande, per una causa sociale. Un meme verde potrebbe invece vedere la propria crescita come realizzazione di un equilibrio adeguato tra lavoro e passioni, hobby, viaggi. Oppure nel poter lavorare per un'organizzazione no-profit e dedicarsi a qualche causa sociale. Un genitore verde potrebbe sentire la necessità di aumentare il tempo dedicato ai propri figli e magari come padre scoprire la gioia del gioco con i propri figli. Una persona gialla potrebbe invece vedere la crescita personale come acquisizione di nuovi strumenti, competenze per avere una voce autorevole in campi importanti in ambito scientifico, sociale, politico. in termini lavorativi potrebbe essere la vocazione a creare qualcosa di contemporaneamente innovativo e a impatto sociale, sperimentando nuove forme di lavoro e di vita, nomadismo digitale, startup digitale. Per un individuo turchese la crescita personale tenderà a fondersi con quella spirituale, con l'obiettivo di trasformare prima di tutto la propria vita attraverso la ricerca della saggezza e dell'illuminazione e secondariamente attraverso la dedizione alla trasformazione e crescita degli altri, come couch, counselor, guida spirituale.

il terzo e fondamentale elemento interessante di questo modello è la separazione del meme, in tante vie di sviluppo parallele, che sostanzialmente corrispondono ai vari tipi di intelligenza individuati da Gartner. Così come esistono tante intelligenze, così esistono tante linee che possono svilupparsi e raggiungere i vari stadi. Questo elemento è fondamentale, non solo perché ci permette di guardare all'individuo con maggiore complessità anche in questo framework - e quindi delineare percorsi complessi di crescita, per ciascuna linea - ma soprattutto perché permette di attenuare il senso implicito di gerarchia che caratterizza il modello. Se infatti è vero che giallo, in questo modello, è meglio di arancione - e lo è per motivi legati alla maggiore inclusività, non successo personale, potere o altro - è anche vero che il trovarsi nel giallo su una linea non significa esserlo su tutte. Per cui è facile trovare persone, che si muovono tra giallo e turchese dal punto di vista cognitivo, ma poi sono tradizionali dal punto di vista dei valori e dell'intelligenza interpersonale.


Il framework delle linee di sviluppo e/o stadi di sviluppo della personalità è oggi un modello di pensiero validato da centinaia di ricercatori, studi scientifici e applicazioni pratiche di successo. Ci permette di avere una linea guida utile per mappare il proprio sviluppo e come coach di mappare e supportare i clienti in termini di crescita verticale e orizzontale.


Tuttavia è bene ricordare, come dice sempre Wilber che questa è una soltanto delle tre fondamentali macro aree di crescita, oltre al growing up - crescere, c'è infatti, anche waking up - risvegliarsi e cleaning up - purificarsi. Che in termini di sviluppo personale complessivo sono ancora più importanti.




 
 
 

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