Tipologie di pensieri che emergono con la meditazione
- Pierluigi Casolari
- 23 apr 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 20 lug 2024
Meditando in differenti momenti della giornata, mi sono reso conto che ci sono almeno 3 tipi di pensieri che fanno la loro apparizione nella consapevolezza.
Il primo tipo è rappresentato dai pensieri che non ci distolgono dall'attenzione. Spesso si tratta di pensieri leggermente volontari. Sono pensieri, immagini, fantasie che tendono a scomparire da soli. Non ci portano via da ciò che facciamo. Mentre abbiamo questi pensieri continuiamo a essere consapevoli del respiro se meditiamo sul respiro, dell'esperienza sensoriale se meditiamo come nella tradizione buddhista tibetana.

Il secondo tipo di pensieri è invece quello che ti porta via. Un momento prima osservi il respiro o eri aperto a tutte le porte dei sensi e un momento dopo ti ritrovi perso in un mondo differente. Ti accorgi di questi pensieri, proprio nel momento in cui ti rendi conto di essere stato altrove. Non vedi più quello che avevi davanti. Non sei più consapevole del respiro, perso in un mondo di fantasia. In alcuni casi questi pensieri sono visivi, in altri casi sono sonori, hanno un suono. Quando sono visivi, qualunque sia il metodo di meditazione, quello che vedi con gli occhi sparisce, lo sguardo si gira, prendi le distanze dalla realtà visiva sensoriale e ti lasci assorbire in questa fantasia. Se i pensieri sono invece sonori o dialoghi interiori, sono i suoni circostanti a scomparire. Questo tipo di pensieri sono potentissimi perché ti fanno perdere il contatto con la realtà. Quando sei perso in questi pensieri non hai appigli per tornare alla realtà della consapevolezza, a meno che qualcosa di significativo si manifesti nel campo percettivo.
Il terzo tipo di pensieri è quello vischioso; apparentemente non ti distraggono come i precedenti, permettendoti di rimanere attento al mondo esterno. Tuttavia, la loro influenza è notevole perché persistono, anche quando non sono più al centro dell'attenzione. Nel mio caso, i pensieri vischiosi più comuni sono quelli legati a idee, intuizioni o compiti da svolgere - che ritengo importanti - e che emergono durante la seduta. Questi pensieri mi spingono all'azione, mi fanno venire la tentazione di interrompere la seduta per prendere appunti e non perdere l'idea che ho avuto. Se l'intuizione riguarda un aspetto esistenziale o relazionale, rimango assorto nella sensazione di aver avuto un'intuizione significativa e desidero assaporare quel momento, lasciando che la mente si delizi in quelle fantasie. La sensazione si prolunga e il pensiero, anche se non è più attuale, lascia un'eco, creando cerchi che si espandono nello stagno della mia mente,.
II terzo tipo a volte è associato ad autentici insight. Lo stato di decondizionamento della mente generato dallo stato meditativo permette di avere intuizioni e insight sulla nostra vita. Come possiamo gestire questi insight? Un approccio utile potrebbe essere quello di scriverli a fine seduta. Potremmo appuntarli su un quaderno di appunti e poi lasciarli andare.



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